Il ruolo del consulente finanziario indipendente...

.... a supporto dei tutori legali spiegato da un esperto

28 novembre 2022

Si registrano in Italia già molti casi in cui l’avvocato o il commercialista nominato tutore propone istanza al giudice per essere affiancato da un cf autonomo indipendente. E i magistrati sembrano accogliere con favore.

Nel dicembre 2018 è nato l’Albo dei Consulenti Finanziari Autonomi - Indipendenti.

Indipendenti, ovvero non vincolati ad alcun mandato da parte di banche o società di gestione, e pertanto pagati a parcella, e non a provvigione, rispetto agli strumenti finanziari oggetto di consulenza.

È una nuova figura professionale che si sta rapidamente affermando nel panorama delle libere professioni a carattere intellettuale. In Italia svolge un’importante funzione di presidio a vantaggio e tutela del risparmiatore quando quest’ultimo si trova a interagire con banche e reti di collocamento.

Tale funzione risulta oltremodo importante in un particolare contesto nel quale devono essere operate delle scelte di investimento finanziario e assicurativo: nei casi in cui avvocati e commercialisti svolgono funzione di tutore legale di soggetti incapaci o interdetti. Ovvero laddove tale attività preveda di operare scelte di investimento per i patrimoni dei soggetti da loro tutelati.

Avvocati e commercialisti sono depositari di competenze differenti da quelle che permetterebbero di valutare compiutamente gli investimenti più opportuni e di maggior tutela dei soggetti ai quali prestano assistenza.

Ecco che, quindi, potranno essere efficacemente affiancati nelle scelte di investimento correlate al loro mandato professionale da un Consulente finanziario autonomo indipendente che - al di fuori di ogni conflitto di interessi - è in grado svolgere nel migliore dei modi il compito suddetto.

Si registrano in Italia già molti casi in cui l’avvocato o il commercialista nominato tutore propone istanza al giudice per essere affiancato da un consulente finanziario autonomo indipendente. Dai dati disponibili si rileva che sempre più giudici, magistrati di riferimento, accolgono volentieri - e autorizzano - tale supporto professionale, in quanto garanzia di trasparenza e assenza di conflitto di interessi.

Analoghe considerazioni potranno essere estese in caso di procedure concorsuali o di liquidazione.

Si rileva, dunque, la tendenza da parte di queste importanti funzioni professionali - avvocati, commercialisti e giudici tutelari - a rivolgersi, per i consigli di investimento relativi ai patrimoni dei soggetti tutelati, non più direttamente a banche e collocatori ma, per l’interlocuzione con questi ultimi, a farsi affiancare da un consulente finanziario indipendente iscritto all’apposito Albo dei Consulenti Finanziari Autonomi, quale necessario presidio per valutare senza conflitti di interessi i servizi e prodotti proposti dagli intermediari.

https://citywire.com/it/news/il-ruolo-del-consulente-finanziario-indipendente-a-supporto-dei-tutori-legali-spiegato-da-un-esperto/a2403544